Casa Diritto: Come Elefanti in un negozio di cristalleria, messi in discussione anche gli handicap gravi.

COME ELEFANTI IN UN      NEGOZIO DI CRISTALLERIA.

A cura di Sergio Boncioli

AGISCONO IN CENTRO COME IN PERIFERIA, FANNO SCEMPIO  DI LEGGI E DECRETI IN UNA SORTA DI “ COSA LORO”,

LA STRANA VICENDA DELLA LEGGE 104 ART.3 COMMA 3, APPLICATA COME UNA PELLE DI POLLO. LA TIRI DOVE VUOI A GEOMETRIA VARIABILE. MESSI IN DISCUSSIONE  ANCHE GLI HANDICAP GRAVI

INTANTO , SI METTANO IN TESTA DI OSSERVARE, SENZA SE E SENZA MA, ANCHE QUANTO DISPONE L’ART:25 DELLA LEGGE 11 AGOSTO 2014, n. 114

Come noto, l’applicazione della Legge 104, una Legge di civiltà, è stata ormai inserita da molti anni nelle normative che la Difesa emana  e che riguardano gli alloggi militari, a tutela degli utenti e delle loro famiglie non certo per una concessione “ caritatevole” per magnanimità  del sovrano, assoggettata alle volubilità di un “uomo cosiddetto forte” che si alterna man mano ai vertici militari, ma come riconoscimento di un diritto  che  la società civile e la nostra Costituzione riconosce ai cittadini  con fragilità.

Ma parlare di diritti nell’ambiente della Difesa, in genere rimane difficile e ostico., Parlare ed interloquire, quando ci si riesce, con i vertici della Difesa ( nelle sue variegate e variopinte rappresentanze che si alternano) è come parlare  per metafora, dell’accoglienza paradossale fin che si vuole, che rappresenta un cane che tenta di entrare in un luogo sacro. Si dice allora “ come un cane in chiesa” per intendere l’inopportunità in senso assoluto.

UTOPIE BENEFICHE

Da molto tempo, dai primi anni 90, quella che sembrava una utopia, quella di offrire anche alle famiglie dei militari, meno abbienti per reddito  e meno fortunati per particolari patologie sempre terribili, una sorta di protezione, siamo riusciti nel nostri intento. All’inizio con la volontà della ragione e della disperazione. Erano i tempi di assenza assoluta di norme e i Comandi, a loro arbitrio, potevano sgomberare e fare sfratti con molta libertà. Abbiamo coinvolto migliaia di famiglie, ma quella utopia è stata la molla. Anche allora c’era chi partecipava e chi stava a guardare con distanza e mettendo paure e dubbi. Ma i risultati poi sono stati intesi come un incoraggiamento a difendere e andare avanti. Quello che si chiedeva era giusto, tanto è che in gran parte è stato fatto. Ma a dispetto, almeno così è stati inteso da parte di SMD che sempre, magari di nascosto, si è schierato  contro, con un atteggiamento tardo-ideologico e conservatore, per tenere ben stretta la” merce”, anche se già , la merce, cioè gli alloggi,  mostrava clamorose  lacune di gestione.  Ma anche con l’aiuto di persone lungimiranti anche all’interno di vertici della Difesa, mosche bianche, di parlamentari in varie legislature  come Silvana Pisa, Rosa Villecco Calipari, Aldo Di Biagio, Gian Piero Scanu e tanti altri  che hanno dato con continuità il loro contributo e apporto. Ricordiamo che a proposito di Legge 104, le tutele al principio erano riservate soltanto agli utenti AST e successivamente, vista l’assurdità, sono state estese anche agli ASI e ASGC. Il tutto dal 1993 al 2008. ( continua nelle pagine successive )

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