LO SCIOPERO NON SI PUO’ FARE, MANIFESTARE LIBERI DAL SERVIZIO, TUTTI INSIEME MILITARI E FORZE DI POLIZIA, SI, SI PUO’ E SI DEVE FARE PRESTO. Assodipro lo propone da tempo. CoCeR GdF pronto, altri?

Assodipro Roma 
Anche a noi di Assodipro, in prima linea per i DIRITTI da 22 anni, ha stupito un po’ leggere il termine sciopero nel comunicato di Sindacati e Forze Armate. Lo sanno benissimo i Sindacati e lo sappiamo tutti. Lo Sciopero, per forze di polizia e militari , giustamente,  NON è previsto da nessuna legge, anzi – Legge 1 Aprile 1981, n. 121 Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 10 aprile 1981, n. 100. Art.84: Divieto di esercizio del diritto di sciopero: gli appartenenti alla Polizia di Stato non esercitano il diritto di sciopero né azioni sostitutive di esso che, effettuate durante il servizio, possano pregiudicare le esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica o le attività di polizia giudiziaria. 
NON si perda più tempo per fare una MANIFESTAZIONE UNITARIA TUTTI INSIEME per rivendicazioni legittime e sacrosante. Non ci si faccia intimidire da risposte populiste che mettono lavoratori contro lavoratori o lavoratori contro chi il lavoro lo cerca. Si Risponda duramente all’arroganza di chi ha affermato che Militari e Poliziotti “ fanno ricatti “ e Renzi venga in Piazza a rispondere
Manifestiamo tutti insieme per i DIRITTI DI RAPPRESENTANZA VERA AUTONOMA E SINDACALE, PER I BLOCCHI RETRIBUTIVI che sono ben altra cosa dal Blocco dei Contratti che comunque và eliminato perché i lavoratori pubblici hanno già dato, PER I TAGLI E LE CHIUSURE, PER LE PENALIZZAZIONI CHE SOFFRE IL SETTORE
Assodipro ha manifestato da sola e con sindacati di polizia e da tempo è in prima linea invitando ad una manifestazione unitaria Associazioni come la nostra, Sindacati di polizia e Rappresentanza Militare. E’ il momento di farla ed anche in tempi brevissimi, non si receda di un passo e si manifesti lasciando da parte termi che non sono neanche una provocazione. Manifestare è un DIRITTO COSTITUZIONALE E possono partecipare TUTTI i MILITARI , CARABINIERI E POLIZIOTTI LIBERI DAL SERVIZIO Detto che LO SCIOPERO NON SI PUO’ FARE E LO SAPPIAMO BENISSIMO TUTTI,  a cominciare dai Sindacati di Polizia!  TUTTI IN PIAZZA UNITI Forze di Polizia e Forze Armate, contro i blocchi retributivi , i tagli, le penalizzazioni e per i DIRITTI, liberi dal servizio SI, si PUÒ fare e si DEVE fare PRESTO e dovrebbero partecipare anche le cosi-dette associazioni d’arma o combattentistiche
Sarebbe ora che le cosidette Associazioni d'arma o combattentistiche si rendano conto della realtà e partecipino alla VITA del paese e delle istituzioni intese anche come appoggio agli ex  colleghi;  portatori di valori  va benissimo ma non si può essere ciechi e sordi di fronte alla realtà  , fare un passo avanti oltre che  portare  gonfaloni che fanno da colore e contorno ad autorità che negli anni sono state protagoniste dello sfascio che vediamo e delle sofferenze che patiamo. Sarà dura in quanto le associazioni d'arma e combattentistiche sono finanziate dallo stato… ma ad un certo punto  : ” siamo uomini o caporali ” ? siamo uomini , cittadini o burattini ? chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato…. E se hanno senso valori come lo spirito di corpo è ora di metterli in pratica smettendo di essere ciechi e sordi. 

Avvenire – 5 settembre 2014 BARTOLONI (GDF) «UNO STOP INDECENTE, IL GOVERNO CI RIPENSI». II CAPO DEL COCER DELLA FINANZA: «DA NOI NESSUN RICATTO, MA È UNA MISURA INIQUA» di Vincenzo_R. Spagnolo «La decisione annunciata dal governo di voler prolungare il blocco degli stipendi nel settore difesa sicurezza e soccorso pubblico sarebbe un'indecenza…». Il generale di brigata delle Fiamme gialle Bruno Bartoloni è presidente del Cocer della Guardia di Finanza, da ieri sul piede di guerra insieme alle rappresentanze sindacali delle altre forze armate e a quelle delle forze di polizia. La vostra nota annuncia «uno sciopero generale» del comparto sicurezza Sarebbe la prima volta. Lo farete davvero? II termine sciopero, nel nostro settore, è improprio. Non faremo mai alcun gesto che possa pregiudicare la sicurezza dei cittadini, su tutti i fronti: dall'immigrazione alla tutela della legalità alla prevenzione delle minacce di terrorismo. Ma l'indignazione è fortissima: se le cose non cambiano, sarà organizzata una manifestazione nazionale entro fine mese. In ossequio alla normativa vigente stiamo pensando, con gli altri sindacati, a forme di agitazione concrete, come il controllo del rispetto delle norme che tutelano i lavoratori. In serata il premier Renzi si detto pronto a incontrare le vostre rappresentanze, ma «senza ricatti»… Accettiamo di buon grado la possibilità da parte nostra non c'è alcun ricatto…. CONTINUA IN LEGGI TUTTO
In serata il premier Renzi si detto pronto a incontrare le vostre rappresentanze, ma «senza ricatti»… Accettiamo di buon grado la possibilità da parte nostra non c'è alcun ricatto, ma solo la giusta esigenza di difendere le istanze di centinaia di migliaia di uomini e donne, che ogni giorno lavorano per garantire la sicurezza dei cittadini e rischiano di dover subire ancora una misura sbagliata e ingiusta. Quanto ha inciso finora il blocco sui vostri stipendi? Le faccio alcuni esempi, al netto di ritenute previdenziali e Irpef. Lo stipendio base di un appuntato è di circa 1300 euro al mese. Ebbene, col blocco un appuntato scelto con 17 anni di anzianità ha perso 142 euro al mese, per un totale di 7.418 euro in 4 anni (2011-2014). O un maggiore a 13 anni dalla nomina, stipendio medio 1.700 euro, ha perso 700 euro al mese, per un totale di 36.400 euro nel quadriennio. Non si può continuare così…

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