Pubblica Amministrazione. SINDACATI: GOVERNO PROPONE TAGLIO SECCO DEL SALARIO; ' CONFRONTO O SARÀ BATTAGLIA'. “Niente sulle indennita' che caratterizzano le 580 professioni della PA

(DIRE) Roma, 2 apr. – “Una perdita salariale secca decisa d'ufficio e un salto all'indietro sui percorsi professionali, la nostra risposta sara' dura”, cosi' Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, segretari generali di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa, dopo l'incontro di oggi al Ministero della Funzione pubblica sulle tabelle di equiparazione propedeutiche ad attivare la mobilita' fra amministrazioni pubbliche.
La sola certezza di questo Governo e' che riesce sempre a fare peggio dei precedenti
Dice che serve innovazione e flessibilita' e poi trova tutti i modi per mortificare le competenze e bloccare il cambiamento nei servizi ai cittadini”, continuano i quattro segretari generali. “Quelle che ci hanno consegnato oggi sono tabelle da battaglia navale: riprendono il piu' bieco approccio economicistico, basandosi su un mero principio presuntivo di corrispondenza con il tabellare rinviando la vera partita sull'inquadramento alle Amministrazioni destinatarie e prevedendo un ingiusto taglio retributivo per i lavoratori in mobilita'.
Intanto- spiegano Dettori, Faverin, Torluccio e Attili- considerano solo gli stipendi tabellari e non il salario accessorio che serve a sostenere la produttivita'. Vale a dire che fanno carta straccia di tutti quei meccanismi che in questi anni hanno messo in moto le responsabilita' dei lavoratori, gli obiettivi di servizio e le innovazioni organizzative, facendo risparmiare le amministrazioni
Il salario accessorio vale oggi dal 20% al 40% del trattamento economico dei lavoratori ed e' il primo elemento di qualita' nei servizi pubblici. 
Tabelle di equiparazione, inquadramento e salario accessorio sono materie contrattuali e non e' accettabile la logica del prendere o lasciare
E poi: “non c'e' niente su profili, competenze e qualifiche. 
Niente sulle indennita' specifiche che caratterizzano le 580 professioni del pubblico
Niente neanche sulla formazione. Questa non sarebbe mobilita', ma un processo forzato di trasferimento delle persone che calpesterebbe la dignita' dei lavoratori e le aspettative di cittadini e imprese. E che impedirebbe qualunque processo di riorganizzazione degli enti. L'unica cosa certa e' che si rischia di innescare a dismisura il contenzioso giuridico.
Pretendiamo un vero tavolo di confronto- concludono i segretari generali delle federazioni di categoria- o siamo pronti a dare battaglia”.

Related Posts

About The Author

Contatta la Sezione o Unità Coordinata a Te più vicina!Inviaci una e-mail o telefona per avere maggiori informazioni.